L’oro in bocca: l’estate del silenzio e l’inverno dell’afasia. D’Annunzio e Kubrik.

Il silenzio è biologico, naturale. L’afasia è psicologica, umana.

La luce degli elementi naturali genera l’ebbrezza della parola poetica, l’oro liquido della gioia: la raccolta poetica ALCYONE, di Gabriele D’Annunzio.

 

La “luccicanza” di una mente stranita, alienata, è sprigionata dal cuore nero e ammutolito che non sa più parlare, articolare, giocare alla vita: il film SHINING, di Stanley Kubrik.

Due novembre. Il cimitero allegro di Sapinta (Romania) e un fotogramma da “Alien”, di Ridley Scott (1979).

Cimitero di Sapinta

  Tutto questo è iniziato nel 1935 grazie all’opera di uno scultore locale. Ioan Stan Patras,  “creatorul cimitirului vesel”, ha scolpito e adornato queste croci fino al 1977, anno in cui è morto, dopo aver realizzato anche la sua lapide con tanto di autoritratto ed ironico epitaffio. L’ attività non è cessata con il suo creatore, ma è proseguita grazie al suo apprendista, Dumitru Pop, che continua a realizzare una decina di croci l’anno utilizzando gli stessi metodi tradizionali.

 http://oknotizie.virgilio.it/go.php?us=61151839f975de83

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Espulsione nello spazio della prima vittima di Alien, 2

 Espulsione nello spazio della prima vittima di Alien.

Non amo i nostri deprimenti, brutti, ingombranti cimiteri.

La bellezza di essere “seppelliti” nello spazio!

Kris Kelvin (Donatas Banionis) e l’oceano intelligente del pianeta SOLARIS (fotogrammi elaborati, tratti da SOLARIS, 1972, di Andrej Tarkovskij).

La forza di Ivàn. Per Andrej Tarkovskij.

 La forza di Ivàn è il primo testo del poemetto LA ZONA, scritto in memoria di Andrej Tarkovskij, il grande regista russo, morto in esilio a Parigi nel 1986.

Il quadro che accompagna La forza di Ivàn, dedicato al poeta Milo De Angelis, è stato realizzato nel corso di quello stesso anno. Materia grigia di un rifiuto estremo e di una folgorazione.

Poesia e opera pittorica, pur essendo autonome, si chiamano, si rispondono.

La forza di Ivan – La cosa è grigia